Review:OLIA Colorazione Permanente – GARNIER

da | Mag 28, 2013 | 0 commenti

La review che state per leggere é scritta al volo.Della serie “provato e descritto” dato che a mio parere,non necessita’ di prove e controprove per capire se piace o meno.Questa volta sto parlando di una tinta per capelli,la nuova Olia di Garnier,molto simile alla famosa Inoa dei parrucchieri,che sfrutta una serie di oli (ovviamente chimici),per veicolare sul capello i pigmenti colorati,in modo da rendere la colorazione permanente stessa,decisamente meno aggressiva delle comuni tinte fai da te che il piu’ delle volte contengono ammoniaca.
 Da poco meno di un anno,ho iniziato ad utilizzare,per il mio classico biondo cenere,una tinta per capelli de L’Oréal (ma non so dirvi il nome),in vendita in un negozio che rifornisce parrucchieri,per intenderci quella da diluire con l’ossigeno,e nonostante il colore fosse sempre bello e luminoso,tendeva a seccarmi un po’ i capelli,specie le punte,con conseguente terapia praticamente quotidiana a base di olio di semi di lino per tentare di non distruggerli ( e la cosa funziona!).In ogni caso,attirata come al solito dalla pubblicita’,vista Olia al supermercato,ho pensato di provarla in quanto mi é parsa meno aggressiva della classica tinta che ho utilizzato fin’ora.Normalmente non ho mai avuto problemi con le tinte da grande distribuzione e dato che ormai,almeno in questo ho una certa dimestichezza,l’ho acquistata abbastanza tranquilla e sicura di non fare danni!
 Ho scelto la nuance piu’ chiara delle 18 disponibili,ovvero il biondo chiarissimo dorato 9.3,un biondo che almeno dalla confezione,non sembrava troppo “platino” o quantomeno fintissimo!
La confezione contiene tutto il necessario per effettuare il trattamento nel migliore dei modi:
Un’ampolla in plastica che si svita in modo da miscelare le due succesive fasi cremose presenti nella confezione.
Un flacone di crema rivelatrice da 60 grammi da combinare insieme alla crema colorata:
Un tubetto sempre da 60 grammi di crema colorata 9.3 appunto,il tono che ho scelto io.
Ovviamente all’interno della confezione troviamo sia le istruzioni dettagliata per procedere col trattamento,sia i guantini in plastica per proteggere le nostre mani durante l’applicazione.
Infine,troviamo un tubo da 54ml di balsamo,da utilizzare successivamente al risciacquo,che basta sicuramente per 4 o 5 applicazioni in modo da mantenere brillante il nostro trattamento nel tempo.
Come descritto nella confezione,ho inserito nell’ampolla le due fasi,ho agitato per bene e ho applicato la miscela dapprima sulle radici,e poi via via sulle punte,in maniera uniforme sui capelli asciutti.La consistenza é piuttosto cremosa,e si applica a mio parere molto piu’ facilmente rispetto alle classiche tinte.Non cola e ha un piacevolissimo profumo floreale che ci fara’ dimenticare quel pessimo odore di chimico delle tinte classiche.
Va tenuto in posa circa 30 minuti,dopodiche’ dopo aver leggermente inumidito i capelli con acqua,si procede al classico lavaggio di sempre con successiva applicazione del balsamo in dotazione.La prima differenza che ho riscontrato rispetto alla mia tinta precedente,é la districabilita’ dei capelli subito dopo il risciacquo,e prima ancora di applicare il balsamo.Essi scivolavano senza fare attrito tra le dita e apparivano molto piu’ docili del previsto ( di solito al primo lavaggio post tinta,devo fare un vero e proprio impacco col balsamo!).Effetto notevolmente amplificato dopo l’applicazione del balsamo apposito.
Ok,questa tinta di naturale ha poco o nulla,basta guardare l’inci,ma alla fin fine,se i siliconi,hanno il potere di non rendere le mie punte secchissime,ben vengano…io troppi problemi non me ne faccio,anche perche’ come ben sapete,non sono un’adepta della filosofia eco/bio e per coerenza,se un prodotto mi piace,mi piace a prescindere dalla formulazione a meno che non mi procuri sfoghi allergici o quant’altro!
Detto questo,vi mostro l’inci:
Molte di voi rabbrividiranno,ma trovo che non sia nulla di cosi mostruosamente dannoso rispetto alle normali tinte da grande distribuzione o da parrucchiere.Bene o male gli ingredienti sono gli stessi,o a volte anche peggio,quindi,a meno che non siate abituate ad utilizzare solo henné,non inorridite!
Si tratta pur sempre di una tinta per capelli….se avete i capelli naturali,nessuno vi obbliga ad usarle!
Chiusa questa parentesi,veniamo al mio risultato:
In realta’ il colore,a causa delle pessime luci della mia camera é leggermente piu’ chiaro di come lo vedete.Si tratta comunque di un bel biondo,non troppo acceso e molto molto naturale,esattamente come lo volevo io.
Trattandosi di un biondo,consistente nella schiaritura di circa mezzo tono rispetto al mio colore precedente,normalmente non tende a scaricare quindi posso stare tranquilla e certa di mantenere nel tempo la stessa nuance senza variazioni,cosa che non posso garantire per quanto riguarda le altre colorazioni disponibili.Nel complesso,credo di riacquistarla perche’ mi son trovata particolarmente bene.L’applicazione é semplice,il profumo gradevole,sulla cute non pizzica e non brucia in alcun modo,anzi,non la si percepisce proprio.Come ho detto,i capelli sono morbidi e districati anche prima dell’applicazione del balsamo.Con la successiva applicazione risultano pettinabili al massimo,anche per chi come me,soffre spesso di nodi,avendo i capelli particolarmente fini.Personalmente ,una volta fatta la mia classica piega,ho riscontrato una morbidezza mai provata,dopo aver effettuato una tinta.Stesso discorso in fatto di brillantezza.Un colore multisfaccettato e molto naturale,ricco di riflessi che non lo rendono piatto o innaturale,almeno per quanto riguarda il biondo.Insomma,mi ritengo soddisfatta e lo ricomprerei,sopratutto perche’l’ho trovato decisamente meno aggressivo di gran parte delle tinte che ho utilizzato fin’ora.Buono anche il prezzo.Io presso un’Ipercoop l’ho pagato 6.50 euro,ottimo direi…
e voi l’avete mai provata?Che ne pensate?
Veronica B.
Veronica B.
SEO Copywriter Freelance, Social Media Manager e quasi giornalista/pubblicista, ama tutto ciò che rimanda al concetto di bellezza. La sua parola d'ordine è "sperimentare", approfondire e informare in maniera consapevole, sottolineando la forza e l'importanza della condivisione.

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