Trevisan & Cuonzo avvocati ottiene dal Tribunale di Milano la dichiarazione di nullità dei marchi “Neve” e “Neve Make up” Un’importante sentenza del Tribunale di Milano (N. 9103 del 2015) riconosce la celebrità internazionale del brand “Nivea ®” della società tedesca Beiersdorf assistita dallo studio Trevisan & Cuonzo e stabilisce che la parola “Neve” non può essere utilizzata da altri concorrenti come marchio nel settore cosmetico in quanto confondibile con Nivea. La sentenza afferma il principio della confondibilità concettuale o etimologica tra marchi. Secondo il Tribunale Neve è confondibile con Nivea ® in quanto quest’ultima deriva etimologicamente dal latino niveus/nivea/niveum ossia “bianco come la neve”. Proprio il richiamo alla neve di Nivea® rende illecito l’uso di “Neve” da parte dei concorrenti nel settore dei prodotti di bellezza. Pertanto il Tribunale ha dichiarato la nullità del marchio Neve della concorrente e ne ha vietato l’utilizzazione. La sentenza è molto utile nel chiarire che – anche quando le parole che costituiscono i marchi sono apparentemente diverse – vi può essere confondibilità e quindi uso illecito quando il consumatore possa “associare” mentalmente i due segni e quindi i rispettivi prodotti. Tale associazione può crearsi anche in via per così dire “subliminare” per motivi legati all’origine storica ed etimologica delle parole. La sentenza specifica però che tale tutela è riservata solo a marchi particolarmente rinomati dall’enorme valore economico e dalla forza suggestiva che deriva da molti decenni di investimenti pubblicitari e successi sul mercato come appunto il celebre “Nivea®”.
“Per chi ce lo sta chiedendo ,la causa intentata dalla multinazionale tedesca ha lasciato a bocca aperta noi per primi. Siamo certi di non aver nulla in comune con il colosso internazionale e ciò che rappresenta. Come sapete siamo un’azienda piccola, giovane e di indole assolutamente pacifica. Abbiamo affrontato questa causa con l’impegno, l’onestà e la limpidezza che ci contraddistinguono. Continueremo a combattere! Si tratta solo del primo grado di giudizio, è ovviamente nostra intenzione presentare ricorso in appello, forti della nostra buona fede e pronti a difendere i nostri diritti e quelli della nostra clientela. Avere il vostro appoggio in questo ambito ci regala ancora più determinazione, grazie di cuore per il supporto”.
Inutile dire che il polverone mediatico che si è alzato è ormai incontrollabile.
Basta navigare su Facebook per notare che l’opinione pubblica é per lo piu’ totalmente schierata nei confronti di Neve Cosmetics, con immagini e petizioni in suo favore:
Diciamo pure che la “destinazione d’uso é totalmente differente” e quindi inconfondibile.
Non voglio addentrarmi nel discorso “formulazioni” legato a paraffina, petrolati e via discorrendo perche’ sono sempre stata la prima a non essere una talebana ecobio e a non calcolare piu’ di tanto la formulazione dei prodotti, perche’ avendo alle spalle studi cosmetologici, sono consapevole che in primis i cosmetici in quanto tali non sono formulati per penetrare nell’organismo, tutto é testato e se commercializzato, difficilmente potra’ rivelarsi nocivo o dannoso, ma nell’eventualita’, potra determinare fenomeni di sensibilizzazione del tutto soggettivi.
Pertanto in questo caso, non posso schierarmi per uno o per l’altro marchio, perche’ son sincera, ho sempre acquistato serenamente da entrambe le parti i prodotti che mi piacciono e con cui mi sono trovata e mi trovo bene, ma ad ogni modo, il fatto che entrambi, essendo totalmente differenti, sotto questo aspetto non possono essere confusi é innegabile.
2. Assonanza del nome: su questo mi trovo in accordo con la sentenza si e no: L’etimologia e il significato della parola utilizzata per entrambi i marchi é verosimilmente uguale, ( e anche questo non lo si puo’ negare), ma é anche vero che ad orecchio nessuno confonderebbe i due brands, men che meno se conosce il concept e i prodotti proposti da entrambi. Al di la della “grammatica” qui, da parte di Nivea ci vorrebbe solo un po’ di buon senso.
3. Concorrenza pressoche’ inesistente: non credo proprio che Neve Cosmetics, possa comportare una concorrenza sleale nei confronti dell’avversario, in primis perche’ comparata ad una multinazionale conosciuta a livello mondiale, rappresenta solo una piccola realta’, e non certo una minaccia, in secondo luogo per le motivazioni menzionate pocanzi.
Ora, il motivo per cui preferisco evitare di mettermi in mezzo a questa battaglia l’ho gia’ sintetizzato prima: sono una consumatrice di entrambi i marchi, e per entrambi ci sono prodotti con cui mi trovo bene ed altri meno senza disparita’. Certo, posso dire che mi dispiace vedere in difficolta’, una piccola azienda italiana, specie in un momento in cui l’Italia sappiamo bene che é in crisi, specie sul piano commerciale, una piccola azienda che ha sempre investito il proprio impegno per distribuire prodotti di qualita’ e soprattutto che rispettano in pieno le esigenze dei consumatori piu’ attenti a cio’ che applicano sul proprio corpo o che semplicemente seguono la filosofia vegana.
Nonostante non sia vegana, ne’ particolarmente attenta, mi sento di spezzare una lancia in favore di Neve per questi motivi, perche’ conosco il lavoro e la ricerca che c’e’ dietro a questa azienda, e non posso negare la cura e l’amore che si cela dietro ogni singolo prodotto, fermo restando che lo ripeto, ho sempre utilizzato entrambi i marchi e continuero’ a farlo.
Il rovescio della medaglia pero’ c’e’ sempre e sono dell’idea che c’e’ modo e modo di esprimere un concetto o la propria opinione: gli estremismi non mi sono mai piaciuti cosi come l’incoerenza:
Purtroppo basta guardarsi intorno per notare persone che disprezzano Nivea® arrivando a guerreggiare per le formulazioni rinfacciando petrolati e siliconi quasi come una questione di principio, come se poi rappresentassero “il male assoluto”. Ecco, io su questo sono contraria, specie se noto l’incoerenza di chi, magari fino a ieri al supermercato comprava docciaschiuma, deodoranti, creme e quant’altro di quel marchio, per poi di punto in bianco sputare nel piatto dove si é mangiato.
Purtroppo quando succedono queste cose, si finisce per uscire sistematicamente dal seminato, tirando fuori questioni che fondamentalmente col tema centrale non c’entrano nulla, e soprattutto su questo non sono d’accordo: l’azione legale é legata all’esclusivita’ del nome??? ecco, protestiamo per quello, non mettiamo in mezzo le formulazioni, i principi etici delle aziende, e le simpatie per l’uno o per l’altro marchio, perche’ cosi non se ne esce piu’….cerchiamo semplicemente di essere imparziali, OBIETTIVI, e di valutare le cose con una certa oggettivita’. Il resto é inutile e probabilmente anche piu’ dannoso per entrambe le parti.
Se mettiamo in mezzo un semplice esempio quale il prodotto Nivea che ho menzionato ad inizio articolo, nello specifico il Balsamo Dopobarba Nivea Sensitive, valido sostituto del primer, tanto decantato dalle Pixiwoo, mi viene la nausea nel pensare che fino a qualche giorno fa, c’era la caccia alla confezione, tutte volevano provarlo, tutte ne parlavano come il prodotto dell’anno, tutte ne erano soddisfatte…ad oggi Nivea rappresenta “la peste” e viene assolutamente denigrata in toto dalle stesse persone che probabilmente in casa hanno il balsamo dopobarba e non solo, e questo non mi piace, perche’ se si da una valutazione dei fatti o si giudica un’azienda, lo si deve fare nel bene e nel male sempre con rispetto e soprattutto obiettivita’ e coerenza.
Certo, è inutile negare che Nivea® ha avuto una caduta di stile non indifferente, e ha intrapreso a mio parere, un’azione totalmente inutile nei confronti di una piccola azienda che di certo non ha mai rappresentato una minaccia di alcun genere per un colosso come Beiersdorf , mi sembra piu’ un puntiglio o una presa di posizione. Sta di fatto che sulla pagina Facebook del marchio, attualmente è impossibile esprimere seppur civilmente un parere perche’ da ieri la bacheca é stata chiusa…la cosa mi fa riflettere e trovo questa soluzione piuttosto di comodo (leggasi triste!).
Io non sono per i boicottaggi o per le manifestazioni plateali, ma in questo caso, non posso che difendere una piccola azienda che lavora e cerca di mettersi a disposizione del cliente, cercando di soddisfare al meglio quelle che sono le richieste del consumatore stesso…la vedo come una cosa ovvia che farei con qualsiasi altro brand. Ho apprezzato Neve per la discrezione e la delicatezza con cui sta affrontando la cosa: un applauso va a loro di diritto, per l’eleganza del proprio modo di porsi nei confronti di chi ieri ha chiesto spiegazioni. Sono stati dei signori…e io difendo questo…poi ripeto, che sia il marchio X, Y, Z poco importa quando dietro ad un semplice nome, si celano persone che lavorano con passione e dedizione nei confronti della propria clientela.
In questo #SonoConNeve anche io, ma per quel che mi riguarda, continuero’ ad acquistare cio’ che mi piace a priori, qualunque sia il marchio.
Adesso sapete come la penso..avrei continuato a scrivere ma sarei stata noiosa percio’ ho cercato di sintetizzare il piu’ possibile.
Volevo in qualche modo “giustificare” una futura reviews che coinvolge proprio Nivea e specificare che la mia opinione sarebbe stata la medesima a prescindere da cio’ che è accaduto, se poi non vi interessa leggerla perche’ boicotterete l’acquisto del prodotto, che fino ad una settimana fa, era sulla bocca di tutte che come me ne erano entusiate, pazienza, io per coerenza mia ritengo giusto esprimere un’opinione imparziale e schietta sul prodotto.
Concludo allegando il link della petizione lanciata in favore di Neve Cosmetics: una raccolta firme per far si che Beiersdorf riveda un po’ le cose e magari riveda un attimo le cose.
La trovate qui….
E voi cosa pensate? ci terrei a sapere anche la vostra opinione!
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