PILLOLE: Combattere la ritenzione idrica: come fare?

da | Feb 18, 2017 | 0 commenti

Uno dei problemi comuni a noi donne è sicuramente rappresentato dalla ritenzione idrica (da non confondere mai con la cellulite, patologia completamente differente di cui abbiamo precedentemente parlato in questo articolo), una condizione che indica un ristagno di liquidi in quelli che sono gli spazi interstiziali (quelli  presenti tra una cellula e l’altra). Tale disturbo, che influisce sul nostro corpo sia a livello funzionale che estetico, determina un gonfiore anomalo chiamato edema in quelle che nel corpo rappresentano vere e proprie “zone critiche” quali addome, cosce, glutei e caviglie in particolar modo. La ritenzione idrica colpisce il 30% delle donne, ma tuttavia non rappresenta un disturbo prettamente femminile, sebbene negli uomini risulti meno frequente.
Sebbene le manifestazioni siano simili da soggetto a soggetto, tuttavia esistono tipologie di ritenzione idrica differenti e che variano in base ad una serie di fattori scatenanti.

Tipologie di ritenzione idrica

  • Ritenzione idrica primaria: è quella classica, ossia rappresentata dal ristagno di liquidi presenti tra gli interstizi intracellulari. In questo caso è da attribuire a problematiche legate al sistema linfatico e circolatorio che contribuiscono a determinare un rallentamento della circolazione stessa e quindi il ristagno di liquidi (la linfa appunto, caratterizzata da tutte quelle sostanze di rifiuto che vengono convogliate verso i reni e successivamente espulse attraverso l’apparato urinario). L’edema che tende progressivamente a formarsi, spesso può risultare doloroso.
  • Ritenzione idrica secondaria: in questo caso è determinata da patologie legate arteriose come ad esempio l’ipertensione o ad una patologia strettamente legata al sistema linfatico come l’insufficienza renale.
  • Ritenzione idrica alimentare: in questo caso essa si concretizza a causa di una scorretta alimentazione, spessa se ricca di sodio. Le cattive abitudini alimentari assieme ad abitudini di vita sbagliate quali la poca attività fisica, indossare abiti troppo stressi, o trascorrere troppo tempo in piedi o in posizioni scorrette, rappresentano la causa principale che solitamente scatena questa problematica.
  • Ritenzione idrica iatrogena: in questo caso l’assunzione di farmaci che possono influire sul sistema circolatorio o linfatico, puo’ determinare questa problematica, cosi come l’abuso di farmaci stesso.

I sintomi della ritenzione idrica

La ritenzione idrica allo stadio iniziale si manifesta come una semplice sensazione di gonfiore che tende a colpire quelle che sono le zone inferiori del corpo, come ad esempio piedi e polpacci, specie dopo che si è trascorso parecchio tempo in piedi: tali manifestazioni tendono poi ad estendersi progressivamente a zone particolarmente predisposte agli accumuli di adipe quali cosce, glutei ed addome, determinando cosi lo sfociare in quella che è poi la cellulite.
La fase successiva, tende ad accentuare i disturbi precedentemente elencati, caratterizzando veri e propri edemi che possono essere considerati come lo stadio iniziale della cellulite,che se trascurata può degenerare a livello più grave e permanente.
Un altro sintomo visibile della ritenzione idrica e’ costituito dalla comparsa di capillari e vene varicose, che sono la manifestazione di un’ insufficienza circolatoria cronica e di una fragilità dei canali venosi. Capite bene che trascurarne la sintomatologia iniziale, può progressivamente determinare problematiche più gravi e a quel punto più difficili da trattare, se non chirurgicamente.

Cause scatenanti

La ritenzione idrica non è una vera e propria patologia, ma rappresenta semplicemente la conseguenza di uno stile di vita poco salubre e squilibrato:tra le cause scatenanti troviamo quelle alimentari, transitorie, farmacologiche, patologiche o dovute alla sedentarietà che possiedono una caratteristica comune da non sottovalutare. Ognuna di esse tende infatti a determinare uno squilibrio nel bilancio idrico salino del nostro organismo.
Se in un organismo sana vi è un perfetto equilibrio tra liquidi trattenuti e liquidi eliminati, nel momento stesso in cui si verificano le condizioni sopracitate e di cui vi parlero’ approfonditamente in seguito, questo equilibrio si inverte determinando cosi la ritenzione idrica.
  • Alimentazione squilibrata: il consumo eccessivo di sale (il fabbisogno giornaliero non deve superare i 3 g), di insaccati, di glutammato presenti nel dado da cucina industriale, di formaggio e di alimenti ricchi di grasso, o ancora peggio gli alcoolici, possono influire negativamente sull’organismo determinando l’accumulo eccessivo di liquidi e quindi la ritenzione idrica. Occorre pertanto prediligere il consumo di frutta e verdura, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, agevolandosi magari con l’assunzione di tè verde e tisane che stimolino il sistema linfatico, prediligendo al sale le spezie che nei condimenti conferiscono sapore a tutto vantaggio del nostro benessere.
  • Cause trasitorie: vi sono casi in cui la ritenzione idrica colpisce il soggetto in maniera momentanea, cioè solo i determinati periodi ben precisi tendendo a scomparire una volta terminato tale stato. Tra questi troviamo il periodo di gravidanza ed allattamento, la menopausa, il ciclo mestruale, il periodo che segue un intervento chirurgico, insomma, tutte quei periodi in cui il corpo e’ maggiormente sottoposto ad eventuali squilibri ormonali che tendono a riflettersi sull’equilibrio di tutto il corpo. In questo caso preoccuparsi non serve, si tratta pur sempre di un fenomeno latente e momentaneo!
  • Assunzione di farmaci: la pillola anticoncezionale influisce sulla ritenzione idrica in quanto sottopone il corpo ad un dosaggio di estrogeni e progesterone notevolmente alto che tende a ridurre l’equilibrio del sistema linfatico. Allo stesso modo agiscono anche gli anti infiammatori non steroidei, il cortisone e alcuni antidepressivi.
  • Cause parologiche: purtroppo la ritenzione idrica può dipendere anche da fattori predisponenti a cui è difficile porre rimedio.La tiroide ad esempio, nei soggetti ipotiroidei tende a determinarla, cosi come chi soffre di fibromialgia o di problemi renali o epatici. In questo caso sara’ il medico curante a consigliare eventuali diuretici per ridurre o arginare tale problema.

Rimedi e consigli utili

Abbiamo detto che di base, un’alimentazione sana e corretta, ricca di frutta e verdura (entrambe apportano acqua all’organismo, oltre che vitamine e sali minerali fondamentali) e’ fondamentale cosi come l’assunzione di almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno.

Possiamo inoltre avvalerci della natura, incrementanto l’acqua con l’assunzione di tisane ed erbe che aiutino a combattere la ritenzione idrica, stimolando la depurazione dell’organismo, la diuresi e rinfozando le pareti venose e linfatiche.

Possiede proprietà diuretiche ad esempio l’ippocastano impiegato anche per migliorare la circolazione venosa nelle gambe, e il tarassaco. Tuttavia qualora l’ effetto diuretico risultasse particolarmente marcato, è opportuno ricordare che con la diuresi si eliminano anche alcuni minerali essenziali che devono essere in qualche modo essere reintegrati. Per migliorare il circolo e ristrutturare le pareti dei vasi, specie dei capillari, sono indicati fucus, pilosella, centella asiatica, mirtillo, ippocastano, carciofo. Possono essere di grande aiuto anche vite rossa, edera e rusco. Questi rimedi aiutano a ripristinare adeguatamente il sistema linfatico favorendo l’eliminazione dei liquidi di ristagno.I principi attivi presenti ne ribes nero aiutano a contrastare l’infiammazione causata dal ristagno di liquidi e quindi combattono la potenziale comparsa di cellulite.
Ovviamente anche l’attivita’ sportiva è molto importante: ossigenare adeguatamente i tessuti attraverso il movimento rappresenta un valido aiuto sia a livello circolatorio che linfatico e in piu’ sappiamo bene che lo sport fa benissimo sia per il fisico che per la mente.
Possiamo infine avvalerci di specifici integratori, anche su consiglio del nostro medico, che favoriscano la diuresi e quindi l’eliminazione di liquidi stagnanti compensando la perdita di elementi quali sali minerali e vitamine importanti per l’organismo, grazie all’integrazione degli stessi che questa tipologia di prodotto garantisce. Per citarvi un esempio, Retenix Advanced aiuta ad eliminare l’eccesso di acqua ma al contempo reintregra nel organismo sali minerali e ben undici vitamine fondamentali tra cui la B6, e caratterizzato da estratti naturali quali dente di leone, bacche di ginepro, foglie di bucco, ed estratto di anguria, combinati con te’ verde, aceto di mele e vitamina b6.
Un valido aiuto per chi fatica ad assumere tali elementi importanti nel nostro organismo,semplicemente con l’alimentazione.
Combattere la ritenzione idrica è possibile, cosi come è possibile arginarla affinché non sfoci nella nostra acerrima nemica: la cellulite!
* Articolo Sponsorizzato
Veronica B.
Veronica B.
SEO Copywriter Freelance, Social Media Manager e quasi giornalista/pubblicista, ama tutto ciò che rimanda al concetto di bellezza. La sua parola d'ordine è "sperimentare", approfondire e informare in maniera consapevole, sottolineando la forza e l'importanza della condivisione.

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