REVIEW: Arriccia capelli PINKMINTLOVE CURLY – Capelli Belli

da | Dic 8, 2016 | 0 commenti

Come vi ho anticipato ieri sera sulla mia pagina facebook, arriva puntuale una review,
che visti i presupposti che a breve vi racconto, sara’ sicuramente un po’ colorita ( sempre
con i dovuti modi!).

Sto parlando dell’arriccia capelli PINKMINTLOVE® CURLY ricevuto per la precisione il 28 novembre da “Capelli Belli“. Ho inserito volutamente la data di ricezione per un motivo ben preciso: il negozio online rivuole indietro il dispositivo e a giorni il corriere verra’ a ritirarlo.

Vi starete sicuramente chiedendo il motivo…bene…partiamo dall’inizio e mettetevi comode perche’ questo articolo (ovviamente alla fine avrete la recensione), sarà un po’ lungo, questo perche’ ci tengo a farvi sapere come sono andate le cose e come spesso le aziende marcino su noi bloggers, convinte che in cambio di un prodotto omaggio, tutto sia dovuto.

Veniamo al dunque: ho ricevuto il dispositivo il 28 novembre e da allora a ieri, ho avuto modo di provarlo un paio di volte. Non amo sottoporre i miei capelli al calore se non strettamente necessario, motivo per cui, in condizioni normali, mi sarei presa una tempistica congrua ad una prova prodotto completa.
Tuttavia ieri mattina 7/12/2016, sono stata contattata da colei che gestisce la pagina dell’e-commerce su FB: mi e’ stato chiesto come mi trovassi col prodotto (che peraltro inizialmente non doveva essere nemmeno questo ma va bene cosi, provarlo mi incuriosiva comunque!) al che date le prove che ho effettuato, non ho potuto fare a meno di esternare il mio disappunto: con le dovute maniere ho fatto presente che con PINKMINTLOVE® CURLY non mi sono trovata benissimo, tutt’altro: i fantomatici boccoli fanno fatica a vedersi, non rimangono stabili nemmeno con la lacca e cosa fondamentale quanto preoccupante, ho dovuto tagliarmi una ciocca di capelli in quanto si erano irrimediabilmente bloccati all’interno del meccanismo, nonostante il foglietto presente all’interno della confezione (una misera fotocopia), parli di una sorta di blocco di sicurezza che in realtà ferma il dispositivo si, ma solo quando la ciocca e’ bella che arrotolata e arruffata all’interno del cilindro riscaldato che ruotando dovrebbe dare origine al boccolo.

Alle mie parole la signorina ha iniziato a scaldarsi, attribuendo a me il cattivo utilizzo del dispositivo, e sottolineando che tutto cio’ che avevo espresso, fosse solo frutto della mia inesperienza. Premetto che maneggio dispositivi per acconciare i capelli da secoli ormai, e credo di saperci un po’ fare, senza contare che prima di utilizzarlo, mi sono sincerata di come utilizzarlo con le dovute precauzioni ed accorgimenti, quindi ciocche piuttosto piccole e ben pettinate proprio per evitare grovigli.
In pratica ha iniziato a farmi passare da scema, passatemi il termine. Da sottolineare che rimanere con l’arriccia capelli bloccato sulla testa non e’ il massimo. In quel caso mi sono dovuta far aiutare dal mio ragazzo per poi ritrovarmi con un vero e proprio rasta che ho dovuto tagliare di netto in quanto senza possibilità di recupero.

Ho cercato di mantenere la calma ma la signorina a quel punto, evidentemente con la coda di paglia (evidentemente la copia cinese del Babyliss non rappresenta proprio una copia!) quando ho detto in buone maniere che questi aspetti negativi avrei dovuto farli presente nella recensione, si è infuriata letteralmente dicendomi che avrebbe inviato un corriere quanto prima a ritirarla….vano tentativo di evitare la review negativa….

A quel punto le ho detto che la recensione l’avrei fatta a prescindere, perché non trovo corretto dovermi censurare su un oggetto che palesemente potrebbe recare danni ai capelli cosi come molto poco professionale il loro modo di agire e la loro politica. Ne va della mia faccia, della mia integrità e della mia onestà nei VOSTRI confronti.

Lo sapete qual’e’ stata la sua risposta?

Cito testualmente:
“Professionale o no, penso che sa cosi lei come noi, come funzionano le cose. Non mandiamo in omaggio i prodotti per poi ricevere una recensione negative, che puo avere ovvero avra un impatto negativo sul nostro prodotto/vendita. Fino ad ora non abbiamo avuto problemi del genere,proprio per questo collaboriamo con le blogger, perche e il modo migliore per fare pubblicita”
(Copio incollo e se notate errori grammaticali e’ per questo motivo: le stamp dirette per motivi di privacy non posso riportarle qui, ma sono tranquillamente visibili se desiderate contattarmi privatamente)

Al che sono susseguiti una serie di messaggi miei dove spiegavo, sempre piuttosto tranquillamente che purtroppo son consapevole che nel mio settore, ci siano persone disposte a (s)vendersi ma che nel mio caso, sarebbero cascati male, in quanto e’ mia abitudine essere onesta, spiegare chiaramente le motivazioni per cui col prodotto X mi sono trovata male e argomentarne le ragioni in maniera costruttiva, ribadendo che la mia recensione l’avrei pubblicata comunque.

A questo punto arriva una risposta che mi fa letteralmente gelare e che cito testualmente (errori grammaticali compresi, ma facciamo che siano dettati dalla fretta di scrivere!).
E qui capirete come mai ho sottolineato di aver ricevuto il prodotto il 28 novembre, non mesi e mesi fa!

“Quando noi collaboriamo con le blogger riceviamo i video in 3-4 giorni e questo ci aspettavamo anche ora, perche’ non abbiamo mai richiesto un filmato da hollywood, ma solo una recensione o un video con qualche parola oppure anche senza, perche siamo aperti a tutto. E oggi, se io non le avessi scritto, chi sa cosa sarebbe successo. E comunque mettere una recensione senza il nostro consenso non e neanche legale, e noi possiamo agire legalmente. A lei sembra questo atto professionale?”

A questo punto la mia risposta ha suscitato in me una sorta di standing ovation mentale!
Ho candidamente risposto cosi:
“Beh,non cerchi di intimidirmi perche’ probabilmente faccio la blogger da piu’tempo di quanto lei fa il suo lavoro.Fino a prova contraria sul mio blog posso scrivere cio’che voglio e come lo ritengo opportuno…non e’lei che mi deve dire cosa posso o non posso fare! La piastra e’arrivata una settimana fa, l’articolo lo avrei pubblicato al massimo entro un paio di settimane,  trattandosi di un dispositivo e non di un cosmetico, perche’ sono abituata a provare realmente cio’che ricevo e a dare un’opinione REALE. Se amate le bloggers farlocche che scrivono due cavolate a vanvera,con me avete sbagliato persona! Se non vi sta bene non so cosa farci,io di certo non cambio il mio modo di gestire il blog come volete voi. E anzi,sara’ mia cura sottolineare nel mio articolo anche questo episodio poco piacevole in modo che le mie colleghe possano tutelarsi. E occhio ad agire per vie legali in quanto ho un legale anche io e non so se vi serva una querela per diffamazione!”

La conversazione e’ proseguita con lei che continuava a dirmi che pubblicare una recensione senza il consenso dell’azienda non e’ legale, bla bla bla..mandiamo il corriere bla bla bla…
Al che per troncare questo teatrino della vergogna (loro), ho chiesto gentilmente di avvisarmi almeno con 3 o 4 giorni di anticipo del ritiro per farmi trovare a casa.
Alla fine ero talmente spossata da queste piccinerie che ho smesso anche di rispondere per non offendere oltre la mia intelligenza, tanto quando hai a che fare con un’ “azienda” che vede le bloggers semplicemente come fautrici di pubblicita’ positiva gratuita, e’ esattamente come prendere a testate un muro di gomma…non ha senso.

Prima di passare alla recensione che ci tengo comunque a fare, voglio concludere con un paio di riflessioni.
Il comportamento poco professionale dell’e-commerce non sto nemmeno a commentarlo perche’ si commenta da solo: se solo avessi saputo fin dall’inizio che avrebbero PRETESO una recensione positiva, non avrei accettato in partenza. Ma ovviamente e’ piu’ comodo fare cosi: evidentemente sanno gia’ in partenza che il prodotto non e’ valido e temono che le opinioni negative influiscano sulle vendite (cosa che peraltro ha ammesso anche la signorina) e cosa si fa in questi casi: si cerca di riparare la cosa con un “bene rimandami il prodotto e facciamo finta di niente, tu non ne parli e amici come prima”!….io ci aggiungere un bel #esticazzinoeh ?
Sicuramente ci sono “blogger” che accettano questi compromessi, che recensiscono il prodotto il giorno del ricevimento cercando di essere accondiscendenti…IO NO…poi logicamente ognuno e’ libero di fare cio’ che ritiene piu’ opportuno.
La sola cosa che NON ACCETTO e’ che mi si imponga di non scrivere e mi si minacci spacciando un’opinione per qualcosa di illegale. Ricordo alla signorina che l’Art.21 della Costituzione Italiana sancisce il diritto di parola in toto:
*Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione*

Fino a prova contraria questa e’ CASA MIA…sono io che ci vivo, che ci metto me stessa, faccia compresa, e mi ritengo LIBERISSIMA di scrivere cio’ che voglio, come e quando voglio. Utilizzo il dovuto rispetto, ma allo stesso modo lo pretendo, cosi come lo pretendo verso la mia persona e verso il lavoro che svolgo qui dentro.

Con questo chiudo l’aneddoto e posso passare alla recensione:

PINKMINTLOVE® CURLY è una sorta di arriccia capelli automatico che consente di creare boccoli e capelli mossi. Sicuramente dalla forma, riconoscerete una certa somiglianza con il Babyliss Magic Curl con cui purtroppo non posso fare paragoni, non avendolo mai provato.
Il meccanismo tuttavia e’ il medesimo: occorre inserire all’interno dell’apposita fessura posta sulla testa del dispositivo, una ciocca di capelli piuttosto piccola e adeguatamente pettinata. Il dispositivo a quel “punto risucchierà” la ciocca arrotolandola su una sorta di cilindro girevole e riscaldato posto all’interno per poi rilasciare il riccio o il boccolo. O almeno questo e’ cio’ che dovrebbe fare.

All’interno della scatola, non troviamo una dotazione particolare: solo il dispositivo e una sorta di fotocopia con le indicazioni per un utilizzo corretto che ho seguito scrupolosamente.
Son sincera, quando l’ho ricevuto sono partita con le mie migliori intenzioni…ero curiosissima di provarlo e di rendermi conto del funzionamento ma soprattutto dei risultati. Mille aspettative che tuttavia si sono frantumate in quanto per quel che mi riguarda PINKMINTLOVE® CURLY  si e’ rivelato un po’ una delusione: innanzitutto me lo aspettavo un po’ piu’ leggero e maneggevole. Partite dal presupposto che per lavorare su tutta la testa, con la lunghezza dei miei capelli, almeno un oretta ce l’ho persa e vi garantisco che stare col braccio alzato tutto quel tempo non e’ molto piacevole.
La tempistica cosi lunga, non e’ data tanto dalla lunghezza dei miei capelli (attualmente mi arrivano a metà schiena), ma dal fatto che per utilizzarlo al meglio, occorre lavorare su ciocche molto piccole onde evitare che si impiglino nel meccanismo originando rasta poco piacevoli.
A parte questo fattore, puramente soggettivo, ma comunque non sottovalutabile, proseguiamo.

Sul dorso del PINKMINTLOVE® CURLY , troviamo un display che monitora la temperatura che ovviamente e’ regolabile fino a 230 °  e una serie di tasti per selezionare tra tre tipologie di ondulazione e il verso della rotazione del cilindro riscaldato (destra e sinistra), la regolazione della temperatura e ovviamente il tasto di accensione.

In linea teorica dovrebbe esserci una sorta di blocco di sicurezza che dovrebbe prevenire l’irreparabile, ossia i capelli letteralmente intrappolati all’interno. Dico in teoria in quanto tale blocco a mio parere non rappresenta per nulla una sicurezza: e’ vero che il dispositivo se i capelli vengono inseriti male si blocca, ma compie tale azione gia’ dopo averli arrotolati col risultato di ritrovarsi un dispositivo pesante appeso ad una ciocca minuscola di capelli che inevitabilmente finiscono per strapparsi, cosa che e’ successa alla sottoscritta!

Come vedete dall’immagine, la ciocca di capelli va opportunamente inserita orizzontalmente nella fessura posta sopra il cilindro rotante. Esso cattura automaticamente i capelli e segnala con un “bip” quando la ciocca risulta completamente arrotolata. A quel punto occorre mantenere chiuso il dispositivo fino al successivo segnale acustico posto a 8 – 10 o 15 secondi anch’essi regolabili, tempo nel quale il cilindro scalda i capelli e consente la piega degli stessi.

Ovviamente e’ opportuno avere alcuni accorgimenti:
non va utilizzata su capelli bagnati o umidi, occorre inserire ciocche davvero molto piccole e piu’ lisce possibili, occorre trovare un po’ per tentativi, la posizione corretta in cui tenere il dispositivo in quanto non sempre il riccio esce al primo tentativo, anzi, se devo essere sincera, nel mio caso quasi mai, e non credo di poter attribuire tale problema ai miei capelli che con la GHD rimangono perfettamente “boccolosi” senza utilizzare lacca.

Veniamo dunque a quella che e’ stata la mia esperienza:

PINKMINTLOVE® CURLY  si e’ rivelata una delusione su tutti i fronti: tralasciando il discorso della maneggevolezza che alla fine e’ secondario, a livello di funzionamento e resa non posso ritenermi per nulla soddisfatta. Si fatica parecchio a far uscire un boccolo non dico discreto ma decente e ci si deve adeguare ad una sorta di mosso, facilmente ottenibile con phon e spazzola tonda per capirci. Non aspettatevi boccoli alla Shirley Temple, e gia’ le immagini poste sulla pagina dell e-commerce a mio parere risultano un po’ fuorvianti in quando fanno intendere risultati che in realta’ sono eccessivi.
In parole povere potete ottenere gli stessi risultati, con mezzi notevolmente piu’ economici.

Fondamentalmente pero’, la cosa che mi ha letteralmente spaventata e’ stata la concreta realtà manifestatasi durante l’utilizzo: per quanto inseriate ciocche molto molto piccole, i capelli inevitabilmente vengono strappati dal cilindro rotante che compiendo quel movimento, tende a tirarli, mietendo qualche vittima. Sia chiaro, in questo caso nulla di ingente, ma di certo non posso consigliarne l’utilizzo quotidiano per vari motivi: in primis per la trazione esercitata sui capelli durante l’arrotolamento a mio parere eccessiva e che di certo non fa bene al cuoio capelluto, non meno importante per il motivo sopracitato in quanto tirando i capelli di frequente, non solo si strappano ma si indeboliscono. Altra nota negativa e’ sicuramente rappresentata dallo stress termico che esercitiamo sui capelli: se desideriamo un mosso la temperatura deve comunque essere alta, e se desideriamo che la piega si mantenga un minimo, occorre applicare sia prima dell’arrotolamento che dopo una lacca, e sappiamo bene che la lacca scaldata, sui capelli rappresenta “satana”, li rovina, li brucia e li rende letteralmente stoppa, specie sulle punte che finiscono per spezzarsi.

Ma parliamo del sistema di blocco di sicurezza: posso dire con assoluta certezza che di sicuro non ha nulla. A me e’ capitato un episodio, ripetutosi di frequente durante la piega che mi ha fatto capire palesemente che il dispositivo non e’ poi cosi sicuro. Il blocco di sicurezza, dovrebbe bloccare il cilindro prima che esso faccia dei danni, impigli i capelli e li blocchi al suo interno…dovrebbe, ma in realta’ PINKMINTLOVE® CURLY  si blocca solo quando i capelli sono gia’ arrotolati e non riesce per un motivo o per l’altro a continuare la sua rotazione.

Il risultato? Santi tirati giu’ come se non ci fosse un domani, dispositivo che non ruota, quindi non consente lo srotolamento dei capelli e a quel punto le cose da fare sono solo due: o tiriamo la ciocca fino a strapparla, o tagliamo, perche’ per esperienza anche provando a far scorrere i capelli inversamente al senso in cui sono arrotolati non solo non funziona, ma li blocca ancora di piu’ caratterizzando un vero e proprio inestricabile cespuglio di capelli che inevitabilmente dobbiamo tagliare. Io durante la piega ho provato l’ebrezza dell’adrenalina almeno 5 o 6 volte, con relativi attacchi di panico. E non sto scherzando.

Concludendo, non me la sento di consigliarla in primo luogo perche’ complessivamente non mantiene cio’ che promette, si limita a creare un mosso naturale, bello per carità, ma riproducibile facilmente anche senza il dispositivo.
Ancora piu’ importante la ritengo piuttosto rischiosa, proprio perche’ non salutare per i capelli che vengono comunque stressati, tirati e inevitabilmente strappati ( una volta o due sarebbe il meno, a lungo termine puo’ creare danni non indifferenti) e piuttosto rischiosa proprio perchè la possibilità che i capelli restio imprigionati all’interno e’ piuttosto elevata con relative conseguenze. Non lo ritengo un prodotto sicuro insomma.

Update: ieri pomeriggio mi sono voluta togliere lo sfizio di farla utilizzare alla mia vicina di casa nonchè parrucchiera con tipo 18 anni di esperienza alle spalle: mi ha confermato esattamente cio’ che penso e che ho espresso qui eliminandomi anche il dubbio di non saperla utilizzare in maniera appropriata.

Mi dispiace per l’e-commerce, ma al di la’ della figura barbina fatta nei miei confronti, commecializza un prodotto non propriamente affidabile e che sono piu’ che felice di rispedire al mittente.
Qualora foste interessante, il prezzo del PINKMINTLOVE® CURLY e’ di 65,40 euro, decisamente eccessivi per un prodotto cinese che se proprio desiderate provarlo per curiosità, trovate altrove ad un costo nettamente inferiore.

Veronica B.
Veronica B.
SEO Copywriter Freelance, Social Media Manager e quasi giornalista/pubblicista, ama tutto ciò che rimanda al concetto di bellezza. La sua parola d'ordine è "sperimentare", approfondire e informare in maniera consapevole, sottolineando la forza e l'importanza della condivisione.

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