Questo articolo nasce dopo aver radunato i miei smalti olografici (sono solo 6 per il momento),e sopratutto dopo aver raccolto la mia esperienza con ognuno di essi.I protagonisti hanno differenze sostanziali che li rendono “unici”, sia per aspetti positivi,che perche’ no,anche negativi.Parliamo di smalti olografici.
Spero che in qualche modo la mia esperienza possa risultarvi utile,specie se avete intenzione di puntare su questo genere di smalto,olografico appunto,che sta sempre piu’ prendendo piede risultando decisamente trendy…
Ho realizzato anche un video al fine di rendere tutto decisamente piu’ chiaro,ma lo vedrete a fine articolo:
Per il momento presentiamoli:
Partendo da sinistra:
NFU-OH n.66 Prezzo circa 8,00 euro
O.P.I. DS Extravagance 16,00 euro
Layla Hologram effect Ultra violet 11,00 euro
Layla Hologram Effect Retro Pink 11,00 euro
Pupa Milano Smalto olografico Violet 5,70 euro
Pupa Milano Smalto olografico Emerald Green 5,70 euro
Partiamo con la comparazione tra Layla Cosmetics e Pupa Milano
Quando acquistai i due smalti di questo brand,diciamo che andai abbastanza sul sicuro in quanto di smalti olografici,reperibili facilmente c’erano solo quelli.Quando acquistai il primo,la commessa,si premuro’ di dirmi che era consigliabile acquistare anche la lima bi-fasica apposita affinche’ lo smalto rendesse maggiormente e l’effetto fosse piu’ brillante.Costava 2 euro.E la presi.Inizialmente ero un po scettica (facendo ricostruzione sono piena di lime),poi,non appena la provai,mi resi conto che non era una lima qualsiasi.Lucidava le unghie alla perfezione e le rendeva identiche ad unghie con applicato gia’un top coat.(Tale lima comunque la vedrete meglio nel video).Ho provato altre lime lucidanti per confrontarle e sinceramente nessuna e’ riuscita a rendere le unghie cosi lucide come quella diLayla.Quindi viene da se’ che la resa dello smalto,era differente eccome,anche per me,che nutrivo dei seri dubbi a riguardo.
Detto cio’,nulla vi vieta di utilizzare altre lime,ma questa ve la consiglio,perche’ anche una base preliminare,non da lo stesso effetto.
Purtroppo,cosa che ho notato solo comparandolo con i PUPA Milano,mi sono resa conto che uno dei piu’ grossi difetti di questo smalto,sta nella consistenza.Troppo liquida.Questo fa si che con una sola applicazione,l’effetto olografico non risulti per niente omogeneo e,guardando l’unghia in controluce, risulti a “strisce” (per intenderci come quando vengono applicati male gli smalti perlati insomma.).Un effetto uniforme si ottiene solo con almeno due passate,prestando pero’ attenzione ad applicare la seconda,solo dopo esservi accertate che la prima sia completamente asciutta per evitare che il pennellino si porti via lo strato precedente,peggiorando ulteriorormente la situazione.I tempi di asciugatura sono abbastanza rapidi,molto di piu’ rispetto ai comunissimi Ceramic Effect.
Ma prima del confronto diretto,parliamo un po’ dei miei due smalti olografici Pupa Milano:
Pupa Milano Smalto olografico Violet – Pupa Milano Smalto olografico Emerald Green
Beh,su di loro c’e’ poco da dire,a me piacciono particolarmente.La stesura e’ perfetta grazie ad una consistenza ne’ troppo liquida,ne’ troppo fluida.La coprenza e’ immediata e ne basta una sola applicazione per un risultato assolutamente perfetto,e soprattutto pieno.Ottima anche la velocita’ di asciugatura:meno di due minuti,in quanto come ho detto,non serve applicare uno strato consistente di prodotto per ottenere un risultato ottimale.
IL CONFRONTO:
Veniamo quindi alle differenze sostanziali.
Salta subito all’occhio il prezzo.I PUPA Milano costano la meta’ rispetto ai Layla Cosmetics,ma c’e’ da dire che sono anche dimezzate le quantita’:10 ml contro 5 ml.Un vantaggio per chi come me,preferisce avere smalti di media grandezza,che magari costino meno,e avere modo cosi,di provare piu’ colori (in sintesi con un Layla ci compro due Pupa!).
La gamma di colori e’ simile,quello e’ da ammettere,ma una differenza che noterete da subito,guardando la foto che vi proporro’ a breve con i vari swatches,sta nell’effetto olografico,leggermente piu’ marcato nei Layla Cosmetics,se comparati con i PUPA Milano. Niente di cosi notevole,ma le particelle contenute all’interno del prodotto,sembrano semplicemente piu “fitte” nel primo prodotto.
Senza dubbio,a livello qualitativo,consiglio i Pupa,principalmente per la resa finale.Il prodotto risulta moldo piu’ lucido anche non utilizzando un top coat.Se poi volete ottenere il massimo risultato,consiglio,come ho fatto io,di applicare,come consigliato dal brand stesso,il top coat Nail Glossy,ovviamente opzione facoltativa.Il Layla,se lasciato “al naturale” risulta leggermente piu’ opaco.
In fatto di durata,non posso sbilanciarmi molto.Ho utilizzato entrambi per 3 giorni consecutivi,e il giorno successivo all’applicazione,con base e top coat,il Layla ha iniziato spaventosamente a “consumarsi” in punta e ai lati…avete capito bene,non si sbecca ma si consuma.
I PUPA Milano,sempre con base e top coat,durano 3 giorni praticamente intonsi,e brillanti come appena applicati (si mantengono inalterati anche senza niente!),e fidatevi che ho sempre le mani nell’acqua!
In sintesi,se dovessi darvi un consiglio,io opterei senza ombra di dubbio,per i Pupa Milano,in quanto non ho riscontrato ne’ problemi,ne’ svantaggi,ma tutt’altro!!
Vi descrivo brevemente anche gli altri due smalti “olografici” che possiedo:
O.P.I DS Extravagance
La review la feci ai tempi del “contest” O.P.I lo scorso anno,e tale smalto che non puo’ essere definito propriamente “olografico”,a mio parere e’ una specie di “precursore” in quanto l’effetto finale si avvicina molto a quell’idea.Piu’ che altro,abbiamo una moltitudine di particelle riflettenti che catturano la luce e la riflettono appunto,originando un colore “multisfaccettato” che richiama molto l’effetto olografico.Non lo consiglio solo per il fatto che per avere una coprenza totale,occorrono 3 passate,che a mio parere per uno smalto da 16,00 euro sono esagerate,nonostante la durata sia sufficientemente buona.
NFU-OH N.66
Questo smalto,lo acquistai piu’ di un anno fa,su un sito tedesco se non ricordo male,e il suo prezzo si aggirava (sempre se non ricordo male),intorno ai 7/8 euro.
Ai tempi gli smalti olografici erano davvero rari,e a me questo colore argento,mi intrigo’ da subito,tanto che lo scelsi senza pensarci piu’ di tanto.
Difetti?Beh,troppi.Olografico lo e’,ma e’ difficilissimo da applicare in quanto e’ necessario stendere uno strato ne’ troppo sottile,ne’ troppo spesso di colore,in quanto una seconda passata e’ improponibile.Il colore diventa pastoso e il pennello se lo porta via tutto,formando una marea di grumi e costringendone la rimozione.
Ammesso che si riesca ad applicarlo in modo “proponibile”,il risultato finale risulta opaco,quasi mat.L’effetto olografico si vede,ma fidatevi che su uno smalto opaco non e’ il massimo.La situazione peggiora se andiamo ad applicare un top coat nel tentativo di lucidarlo.Non so se sia a causa della formulazione,ma qualsiasi base abbia utilizzato,fa svanire totalmente l’effetto olografico dando origine ad un comune smalto argento grigiastro peraltro un po’ bruttino.
A quei tempi,scoprii poi,documentandomi in rete,che lo stesso brand,produceva un’apposito top coat da utilizzare rigorosamente con questi smalti.Non lo acquistai e preferii accantonarlo,usandolo in estate nei piedi.In sintesi non lo consiglio!
E prima di lasciarvi al video,vi mostro anche i vari swatches:
Cosi anche voi,potete riscontrare le stesse differenze “visive” che ho potuto constatare io stessa.
Insomma,concludendo,nel complesso,tra tutti,(premettendo che anche gli altri non mi dispiacciono),promuovo a pieni voti i PUPA Milano,semplicemente per un rapporto qualita’/ prezzo ottimale.Sono un po’ di parte,lo so,ma daltronde gli smalti del brand in questione,sono quelli con cui mi trovo meglio,a cominciare dai Lasting Color,non a caso nella mia collezione,ho il maggior numero di smalti dello stesso brand proprio di Pupa (..batte persino i KIKO: 33 contro 22!).
E adesso guardatevi il video e fatemi sapere anche le vostre opinioni a riguardo!
Veronica B.
SEO Copywriter Freelance, Social Media Manager e quasi giornalista/pubblicista, ama tutto ciò che rimanda al concetto di bellezza. La sua parola d'ordine è "sperimentare", approfondire e informare in maniera consapevole, sottolineando la forza e l'importanza della condivisione.
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